UN MUSEO IN “FAMA DI SANTITA’”: LA PINACOTECA AMBROSIANA
dom09feb15:00UN MUSEO IN “FAMA DI SANTITA’”: LA PINACOTECA AMBROSIANA15:00
Biglietti
dettagli evento
Che c’entra la Pinacoteca Ambrosiana con i Santi milanesi? Il suo fondatore, Federico Borromeo, era cugino, anche se più giovane di 26 anni, di San Carlo e, se cercò di imitarlo
dettagli evento
Che c’entra la Pinacoteca Ambrosiana con i Santi milanesi?
Il suo fondatore, Federico Borromeo, era cugino, anche se più giovane di 26 anni, di San Carlo e, se cercò di imitarlo in tutto nella sua attività pastorale (il suo episcopato durò per ben 36 anni) era di temperamento molto più contemplativo e, soprattutto, aveva una straordinaria cultura e una prodigiosa varietà di interessi culturali. Tra questi l’interesse per il bello e per l’arte fu di assoluto primo piano: dopo aver costituito la celeberrima biblioteca, egli fondò, nel 1618, la Pinacoteca Ambrosiana, in cui confluirono le opere d’arte da lui stesso collezionate fino ad allora. Il tutto era finalizzato in realtà a creare un insieme di capolavori che potessero servire come studio e ispirazione per gli artisti della nuova Accademia d’arte da lui costituita contestualmente alla pinacoteca. L’esigenza era creare un’eccellenza in cui si potessero contemperare le esigenze “didattiche” per la pittura sacra richieste dal Concilio di Trento con il bello estetico che da sempre appassionava Federico. Non è un caso che, tra gli straordinari capolavori acquistati da Federico, si trovino il cartone della Scuola d’Atene di Raffaello (è l’unico caso di disegno preparatorio per un affresco di grandi dimensioni del Rinascimento giunto fino a noi) e la Canestra di frutta di Caravaggio: “il bello e il vero”, o meglio, “il vero grazie al bello”, ossia la più genuina sintesi della cultura di quel periodo e una straordinaria eredità lasciata alla città di Milano.
ora
09/02/2025 15:00