La banalità del male
sab14gen19:00La banalità del maleSold out 19:00
dettagli evento
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Adattamento dal saggio di Hannah Arendt
di e con Paola Bigatto
Presentazione di Luciano Eusebi,
docente di Diritto Penale dell’Università Cattolica
Spettacolo teatrale che approfondisce il celebre saggio della filosofa tedesca, dimostrando come il male spesso nasca dalla mancanza di idee e dall’inerzia del pensiero
11 aprile 1961: a Gerusalemme inizia il processo a Otto Adolf Eichmann, il tenente colonnello delle SS che durante il nazismo si occupò dell’organizzazione logistica dello sterminio.
Hannah Arendt segue le centoquattordici udienze come inviata del “The New Yorker”, e nel 1963 dà alle stampe La banalità del male, dove raccoglie e rielabora gli articoli scritti per la rivista.
L’attrice Paola Bigatto trasforma il saggio in una lezione, immaginando che Hannah Arendt, professoressa di filosofia politica all’università di Chicago nell’autunno del 1963, consegni ai suoi allievi i temi filosofici e le notizie storiche di cui è ricca La banalità del male, insieme ai temi etici che caratterizzano il testo: l’obbedienza come alibi di coloro che hanno di fatto appoggiato la scelta dello sterminio; la capacità di pensare come unico antidoto al male banale: la riflessione e la formazione di una coscienza etica amplificano la percezione della nostra libertà e della nostra possibilità di attuare il bene.
ora
(Sabato) 19:00
Luogo
Centro Asteria
Piazza Francesco Carrara 17.1 (MI)